buonoperlogica

Articolo del:
15/01/2023

Vivere l’esperienza di un drum circle

Entro nella stanza, vedo lo spazio vuoto e già immagino il drum circle. Dietro di me, appoggiati alle pareti si trovano i miei tamburi. Ognuno ha una sua storia, una sua identità: alcuni mi sono stati donati, altri li ho comprati ed altri ancora personalmente montati. 

Oltre a loro ci sono altri strumenti a percussione generalmente utilizzati durante i drum circle: maracas, tubi sonori, sonagli e i legni, costruiti dal mio amico Piero di 77 anni che lavora ancora il legno con la passione di un bambino.

Dispongo le sedie in cerchio, ma quante ne metto? In 13 mi hanno già confermato ma altri erano in forse, ne metto 15 e ad ogni postazione aggiungo uno strumento grande e uno piccino. I primi iscritti arrivano, mi aiutano a disporre i materiali e intanto il mio telefono riceve ulteriori conferme e disdette dell’ultima ora. I partecipanti mi fanno domande, saluto persone più o meno amiche e l’ansia pompa dentro me in un coacervo di emozioni non ben definite. So che non mi devo fermare finché sarà tutto pronto per il drum circle.

Siamo in 16 seduti in cerchio con gli strumenti a percussione ognuno davanti a sé, sono quasi tutte donne e due bimbe tra gli 8 e i 10 anni. La gente ride, suona, batte e già vedo le loro facce divertite, alcune non hanno mai suonato in cerchio ma il clima di festa le accoglie nella smanacciata selvaggia. Iniziamo!

vivere-esperinza-drum-circle-healing-andrea-sirtori-buonoperlogica-01- 8620
vivere-esperinza-drum-circle-healing-andrea-sirtori-buonoperlogica-02-8283

Osservazione e Lettura del gruppo durante il drum circle ascoltando il corpo

Osservo il gruppo durante il drum circle iniziato spontaneamente, sento e leggo l’energia del momento, decido di fermare il ritmo grazie ad un richiamo del mio tamburo ed un intenso giro di sguardi. E’ il silenzio… Guido i partecipanti a sentire il loro corpi perché è solo grazie al sentire profondo che possiamo conoscerci meglio. Per me ogni gruppo è un’occasione non solo di divertimento ma di profonda riconnessione con sé stessi. Partendo dai piedi arriviamo al respiro, da quest’ultimo andiamo alle mani che riprendono a ritmare con più ordine e garbo. Il silenzio e l’ascolto corporeo si confermano sempre ottimi aiutanti.

Suoniamo e il piacere della condivisione ritmica si apprezza sui volti di tutti, io continuo la mia osservazione come se ogni tanto mi distaccassi un po’ per vedere le cose da un altro punto di vista decisamente più panoramico, sento che l’energia sta calando quindi entro nel centro del cerchio e propongo dei giochi ritmici appresi con il metodo drum circle Arthur Hull, aumento e diminuisco il volume e la velocità fino a fermare nuovamente la musica. 

Osservo ancora e mi accorgo che tutti sembrano aspettare un mio gesto o una mia parola, sono trepidanti ma non sorridono, sono tutte in attesa e sento che stanno trattenendo qualcosa. Questo non mi piace e condivido con il gruppo la mia percezione di sentirli ancora poco liberi di esprimersi. Allora con una domanda sprono il gruppo a manifestare come si sentono con un suono in maniera libera. Arriva un << Ooooh…>> dalla bimba seduta al mio fianco, il suono piace e giochiamo tutti insieme a ripetere << Ooooh>> ogniqualvolta si ferma la musica, creando sempre un bell’effetto di connessione tra i partecipanti invitati a guardarsi e rispondersi ai vari ‘’Oooh’’ reciprocamente.

Products not found.

BUONOPERLOGICA organizza sempre tanti eventi interessanti mirati ad approfondire argomenti come questo che stai leggendo. In particolare ti propongo questo, ma se non dovesse esserti utile consulta la pagina degli eventi e trova quello giusto per te!

vivere-esperinza-drum-circle-healing-andrea-sirtori-buonoperlogica-03-8419
vivere-esperinza-drum-circle-healing-andrea-sirtori-buonoperlogica-04-8331

Bambini che giocano in un accordo implicito

Siamo nella zona calda dell’evento, ci siamo riscaldati e con il dialogo siamo riusciti ad instaurare una sorta di patto implicito. Siamo tutti qua per divertirci e stare bene e io non pretendo di insegnare nulla, mi sgravo così da un grande peso e semplicemente mi diverto e senza paura propongo giochi ritmici al gruppo spesso facendo facce e gesti parecchio buffi. Le bambine sorridono e mi supportano, capisco che sta andando bene e mi sento nutrito e caricato dei loro sorrisi, il mio bambino interiore sta giocando con loro.

Seguono svariati giochi ritmici in cui ci dividiamo in due gruppi, facciamo ascoltare i vari strumenti singolarmente e poi dopo un momento di stop creo un piccolo rituale in cui ogni partecipante pensa ad un buono proposito per il nuovo anno e pensandolo intensamente lo mette con l’immaginazione nel centro del cerchio e lo suona, la musica innalza i pensieri di tutti come un aereo che distribuirà pacchi postali inviati con tanto amore ai vari luoghi di destinazione.

vivere-esperinza-drum-circle-healing-andrea-sirtori-buonoperlogica-05-8545

La percezione del corpo durante il drum circle

Fermarsi ed ascoltare il proprio corpo all’interno di un momento di svago come il drum circle può far distogliere l’attenzione dal divertimento. Percepirsi è un sottile sentirsi a cui non tutti sono abituati e chi magari già conosce questa strada non è sempre detto che sia desideroso di intraprenderla. Per questo motivo quando facilito un drum circle faccio questo tipo di proposta alternandola a dei brevi momenti esplicativi tenendo il mio stato emotivo sempre leggero e gioioso. 

È possibile esplorare il proprio buio anche con la gioia o meglio, con la curiosità di un bambino. Questo bimbo si potrà anche spaventare ma è accompagnato da un adulto che ha già fatto l’esperienza dell’emozione della paura, questo adulto sei tu. L’adulto conosce e sa che quest’emozione fa parte del suo regno esattamente come ogni lembo di corpo sul quale questa paura corre nel momento in cui emerge. La donna e l’uomo che prende per mano il proprio bambino interiore ha fatto l’esperienza prima e quindi ora si mette al servizio del bimbo come un genitore in grado di supportare consapevolmente il proprio figlio.

vivere-esperinza-drum-circle-healing-andrea-sirtori-buonoperlogica-06-8565
Informare al corretto utilizzo degli strumenti a percussione prima e durante il drum circle

Seguendo una logica, dovremmo conoscere il funzionamento di un a cosa prima di utilizzarla e questa è la teoria, in pratica le cose, le scopriamo strada facendo. Il mio insegnante di percussioni africane Marco Patanè dice sempre prima di farci ripetere un esercizio:<< VALE SBAGLIARE >> e questo ci aiuta a mettere l’animo in pace evitando la paura del giudizio che tanto limita attraverso la vergogna, la paura di sbagliare e il non sentirsi all’altezza, la nostra espressione corporea più naturale. Sbagliare è fare esperienza di un fatto, di una dinamica interpersonale o più semplicemente di un esercizio ritmico. 

Sbagliando s’impara ad affinare la tecnica che con il tempo e l’esercizio darà a chi lo pratica sempre più piacere nel compiere tale gesto. Ritornando al concetto iniziale di informare al corretto utilizzo dello strumento, dobbiamo ricordarci che le percussioni sono gli strumenti musicali più semplici ed intuitivi esistenti, sono fatte di materiali robusti e la loro forma è essenziale, suonandole in maniera ripetitiva s’impara da sé ad affinarne l’uso, basta associare al movimento il piacere dell’ascolto.

Voglio suonare un altro strumento

Capita spesso che durante il drum circle ci si stanchi di suonare sempre lo stesso strumento; le facce delle persone appaiono più annoiate e i loro movimenti più svogliati. Allora propongo un esercizio ispirato alle danze sacre: ci mettiamo tutti in piedi in cerchio e ritmiamo la pulsazione battendo i piedi, questo è sempre divertente e ingaggia bene anche i bambini. 

Cambio le distanze tra i partecipanti facendoli venire più al centro in modo da farli toccare braccio a braccio, poi ci muoviamo più indietro allargando le braccia così da mantenere il contatto tra i partecipanti. Dopo una serie di dentro-fuori dal centro le persone sono più coordinate; propongo di socchiudere gli occhi e iniziare a girare in tondo sempre più veloce fino a che il cerchio si sfalda e ognuno si dirige verso una nuova postazione in cui potrà suonare un nuovo strumento. Prima di ripartire approfitto per mostrare il corretto utilizzo di un paio di strumenti come i legni del Piero e le maracas.

vivere-esperinza-drum-circle-healing-andrea-sirtori-buonoperlogica-07-8578

Cosa provo durante un drum circle? Emozioni e sensazioni come guida al proprio orientamento

Che cosa provo durante un drum circle? Io personalmente vivo una grandissima gioia ogni qualvolta suono nel cerchio e so per certo che non sono l’unico a provare questa emozione. Addirittura la gioia in alcuni casi può diventare estasi e questo ha un’implicazione molto profonda per il nostro sistema nervoso. Queste emozioni benefiche hanno la capacità di regolare i nostri funzionamenti sottili, di caricarli, supportarli e ottimizzarli con il risultato che durante ed alla fine dell’esperienza ritmica stiamo bene, meglio di quando abbiamo iniziato. I benefici che il ritmo porta agli esseri umani sono svariati e proseguono per giorni anche dopo l’esperienza del drum circle. 

Se da un punto di vista emozionale la gioia è certamente l’emozione principale condivisa durante i drum circle è anche vero che nelle fasi iniziali qualcuno si potrebbe sentire incapace di suonare, non adatto, non abbastanza bravo e quindi non permettersi di vivere l’esperienza in totale libertà. Come già detto sopra vale sbagliare e il compito di ogni facilitatore ritmico è quello di far sentire ogni partecipante a casa, parte unica ed integrante di una comunità che accoglie senza giudizio chiunque nel rispetto del singolo e della comunità stessa. Come ci sentiamo da un punto di vista emotivo è il motore delle nostre azioni e relazioni, nella stragrande maggioranza dei casi questi stati emotivi sono trattenuti, inespressi; ritmare liberamente su un tamburo o fare un ‘’ooh’’ tutti insieme dona la possibilità di liberare queste forze emotive trattenute nelle nostre profondità in modo da accedere alle nostre riserve di potere che ci dimentichiamo di avere.

Per me il drum circle è uno spazio sacro in cui i partecipanti possono scaricare lo stress e ritrovare un senso di collegamento più profondo che si manifesta solo quando si è lasciato andare il primo strato di tensione che ognuno di noi si porta dentro a causa dei condizionamenti imposti dalla società. In un cerchio di percussioni puoi sentirti membro di una comunità in crescita in cui sei radicato alla terra insieme a tutti i presenti.

vivere-esperinza-drum-circle-healing-andrea-sirtori-buonoperlogica-08-8511
vivere-esperinza-drum-circle-healing-andrea-sirtori-buonoperlogica-09-8496

Chiudere gli occhi durante un drum circle

Chiudere gli occhi durante un drum circle è un esercizio che come ogni altra proposta può piacere o non piacere. Siamo in tanti, ognuno fatto a suo modo e non possiamo pretendere che ogni cosa con la quale noi stiamo bene possa anche far star bene gli altri anche se spesso è così. Essere in un cerchio musicale dove qualcuno non si sta divertendo o si sente a disagio è come suonare in un’orchestra dove un solo strumento è scordato. Si sente. 

Per questo motivo all’interno di un gruppo si cerca l’armonia e la cooperazione e questo si trova solo se le parti dialogano tra loro in modo fluido e fiducioso. Far chiudere gli occhi non è un esercizio scontato quando siamo in un cerchio, se non vedo non posso sapere cosa succede, non posso più controllare. Se lo facessi da solo in un ambiente sicuro come per esempio casa mia, mi fido ma in un posto che non conosco, con gente che non conosco faccio molta più fatica. 

Durante un incontro tra colleghi facilitatori del metodo Arthur Hull nel quale ognuno di noi aveva l’opportunità di affinare le proprie competenze, un facilitatore ha provato a far chiudere gli occhi ai partecipanti in un modo che si è rivelato disarmonico. Alcuni non volevano chiuderli, altri, come me, non avevano compreso bene la proposta. L’accaduto mi ha portato ad elaborare 

 un esercizio che ho proposto in questo ultimo drum circle che secondo me, può essere riutilizzato perché non obbliga il partecipante a chiudere gli occhi ma dona la possibilità di farlo solo a chi ne ha voglia, andando comunque a stimolare la richiesta stessa in maniera graduale. 

Mi permetto comunque di scrivere un ulteriore appunto a riguardo. Non è detto che la stessa proposta di quel momento, riproposta in un altro contesto, possa dare invece una perfetta situazione di armonia. Segue l’esercizio da me utilizzato nell’ultimo drum circle: 

1-siediti comoda/o e percepisci i tuoi appoggi, sentiti connesso al pavimento, sii consapevole che i tuoi piedi poggiano per terra. Prendi aria delicatamente dal naso e apri gli occhi di più.

2- quando elimini l’aria socchiudi gli occhi senza arrivare alla chiusura totale delle palpebre. 

Ripeti l’alternanza del respiro associata all’apertura e parziale chiusura degli occhi, comunica al gruppo che ognuno se e quando vuole, è libero di aprire e chiudere gli occhi fino a che le palpebre combacino. Dopo qualche ripetizione il respiro avrà rilassato la mente ed eventualmente anche chi non si sentiva di chiudere gli occhi ora sarà più tranquillo nel farlo.

Giunti a questo punto è necessario rispettare il clima di silenzio ottenuto dall’esercizio e quindi ho guidato una breve visualizzazione nel corpo per rilassare ancora di più e fare in modo che il mio drum circle abbia un vero e proprio effetto terapeutico di riequilibrio. 

vivere-esperinza-drum-circle-healing-andrea-sirtori-buonoperlogica-10-8467

Concludere con gioia, meraviglia ed armonia grazie alla voce

Siamo giunti alla conclusione dell’esperienza, c’è silenzio e armonia. le persone stanno bene, il viso è più rilassato e non stanno più aspettando con trepidazione qualcosa da me però sento che manca qualcosa. Ho voglia di fare un’ultima ritmata libera che innalzi ancor di più l’energia del gruppo per poi portarli a integrare tutta l’esperienza del drum circle con la voce. 

Ripartiamo quindi delicati e ricordo a tutti di ascoltarsi e suonare in funzione di quello che sentono dagli strumenti che gli stanno vicini, si crea infatti così una vera e propria canzone, un dialogo attivo in continuo cambiamento mediato dallo scambio di sguardi e dall’ascolto reciproco. Il ritmo incalza, la velocità pure, con l’aiuto del mio djambè porto all’apice la musica e con un ultimo richiamo del tamburo e la mia gestualità do il fatidico ‘’4-3-2-1 STOP’’. Tutti ci guardiamo e a bocca aperta liberiamo un grande ‘’Ooh’’. Propongo una modulazione del suono e trasformiamo l’ ’’Ooh’’in Om. Lascio che il suono si esaurisca, ultimo giro di sguardi e ringrazio tutto il cerchio per aver creato un evento così bello.

Condividi questo evento con i tuoi amici
WhatsApp
Telegram
Facebook
Twitter
foto-profilo-andrea-vittorio-sirtori-buonoperlogica
Autore dell'articolo

Andrea Vittorio Sirtori

Fondatore di BUONOPERLOGICA.

Osteopata e infermiere specializzato in pediatria e nel trattamento acquatico.

Facilitatore di drum circle (Metodo Hull) e del metodo T.R.E. trauma release exercise.

Aiuto le persone a riportare armonia nella propria vita attraverso tecniche mente-corpo di riequilibrio energetico e tramite la condivisione di articoli basati sui medesimi principi.”

Eventi in programma

Vieni a toccare con mano!

“Porta armonia nella tua vita”. 
Partecipa ad uno degli eventi BUONOPERLOGICA e prova l’energia di rigenerazione che scaturisce ad ogni incontro.

Consulta la pagina degli eventi e trova quello giusto per te!

Healing drum

La musica come via di riconnessione con l'anima

Suona, danza, medita e ascolta te stesso!

Healing Drum è un metodo olistico che unisce il movimento terapeutico delle ginnastiche orientali ed il ritmo delle percussioni africane seguendo il percorso dei 4 elementi.

Immersi nel gruppo di persone che compongono il Drum Circle ritroverai energia e vitalità.

osteopatia

Curare il corpo trattandolo con l'osteopatia

Il trattamento osteopatico aiuta il paziente a superare il trauma, senza essere invasivi, grazie ad una manipolazione energetica che riporta armonia nel corpo.

Opero specificatamente in queste aree del settore:

  • Osteopatia generale
  • Osteopatia acquatica
  • Osteopatia in gravidanza  
  • Osteopatia per l’infanzia
  • Osteopatia per i disabili
panificazione consapevole
cucina-consapevole-panificazione-andrea-vittorio-sirtori-buonoperlogica

Conoscersi attraverso il tempo della pasta madre

Per conoscersi, ci vuole tempo… Un ritmo proprio ed unico che ognuno di noi sente come suo. 

Siamo figli della natura e una parte di essa è dentro di noi, la custodiamo nel nostro profondo essere uomini e donne di questa terra. 

Ritrovare le antiche tradizioni comunitarie di convivialità e benessere è fondamentale per re-instaurare i naturali ritmi biologici e processi di guarigione interiore propri di ogni essere vivente.  La panificazione con la pasta madre è la mia scelta per trasmettere quello in cui credo, per fare del bene agli altri e a me stesso. 

Iscriviti alla Newsletter

Rimani sempre connesso con le iniziative e gli eventi di BUONOPERLOGICA.
Iscriviti alla nostra newsletter; zero pubblicità ma tante iniziative interessanti!

Hai bisogno?

Scrivimi un messaggio nel modulo che trovi qui sotto oppure sentiamoci su Whatsapp, clicca qui!