Chiudere gli occhi durante un drum circle è un esercizio che come ogni altra proposta può piacere o non piacere. Siamo in tanti, ognuno fatto a suo modo e non possiamo pretendere che ogni cosa con la quale noi stiamo bene possa anche far star bene gli altri anche se spesso è così. Essere in un cerchio musicale dove qualcuno non si sta divertendo o si sente a disagio è come suonare in un’orchestra dove un solo strumento è scordato. Si sente.
Per questo motivo all’interno di un gruppo si cerca l’armonia e la cooperazione e questo si trova solo se le parti dialogano tra loro in modo fluido e fiducioso. Far chiudere gli occhi non è un esercizio scontato quando siamo in un cerchio, se non vedo non posso sapere cosa succede, non posso più controllare. Se lo facessi da solo in un ambiente sicuro come per esempio casa mia, mi fido ma in un posto che non conosco, con gente che non conosco faccio molta più fatica.
Durante un incontro tra colleghi facilitatori del metodo Arthur Hull nel quale ognuno di noi aveva l’opportunità di affinare le proprie competenze, un facilitatore ha provato a far chiudere gli occhi ai partecipanti in un modo che si è rivelato disarmonico. Alcuni non volevano chiuderli, altri, come me, non avevano compreso bene la proposta. L’accaduto mi ha portato ad elaborare
un esercizio che ho proposto in questo ultimo drum circle che secondo me, può essere riutilizzato perché non obbliga il partecipante a chiudere gli occhi ma dona la possibilità di farlo solo a chi ne ha voglia, andando comunque a stimolare la richiesta stessa in maniera graduale.
Mi permetto comunque di scrivere un ulteriore appunto a riguardo. Non è detto che la stessa proposta di quel momento, riproposta in un altro contesto, possa dare invece una perfetta situazione di armonia. Segue l’esercizio da me utilizzato nell’ultimo drum circle:
1-siediti comoda/o e percepisci i tuoi appoggi, sentiti connesso al pavimento, sii consapevole che i tuoi piedi poggiano per terra. Prendi aria delicatamente dal naso e apri gli occhi di più.
2- quando elimini l’aria socchiudi gli occhi senza arrivare alla chiusura totale delle palpebre.
Ripeti l’alternanza del respiro associata all’apertura e parziale chiusura degli occhi, comunica al gruppo che ognuno se e quando vuole, è libero di aprire e chiudere gli occhi fino a che le palpebre combacino. Dopo qualche ripetizione il respiro avrà rilassato la mente ed eventualmente anche chi non si sentiva di chiudere gli occhi ora sarà più tranquillo nel farlo.
Giunti a questo punto è necessario rispettare il clima di silenzio ottenuto dall’esercizio e quindi ho guidato una breve visualizzazione nel corpo per rilassare ancora di più e fare in modo che il mio drum circle abbia un vero e proprio effetto terapeutico di riequilibrio.